IL ROSSO CON UN TOCCO
Penso si sia sparsa la voce ed il venditore di meloni abbia parlato. Me ne accorgo quando mi reco nel nostro capoluogo per fare la spesa e qualche donna dà di gomito al marito per spingerlo a vedere come si fa, lasciandolo interdetto e con la candela in mano, soprattutto perché lui non saprebbe proprio come fare, né come io faccia. Quando si è creata una discreta folla, e c’è chi guarda e chi mi chiede di scegliere al posto suo, finalmente me ne allontano, con un inconfessabile orgoglio.
E’ successo tutto una mattina nella quale la riunione è finita prima del previsto e stavo lanciando l’auto sulla grande tangenziale che porta alla fiera, quando ho di colpo arrestato la macchina. Lui stava seduto e mi guardava distratto, senza muoversi dalla sdraio, aspettando solo che gli portassi l’anguria da pesare. Alle sue spalle, quattro cassoni pieni di meloni d’acqua posti ai due lati del camion, anch’esso stracolmo di meloni. Mi sono avvicinato al primo cassone ed ho guardato dentro, ma senza prendere alcun melone; quindi all’altro cassone, con uno sguardo più lungo, da esperto; ho sollevato un’anguria, senza convinzione, e le ho dato un tocchetto, subito riponendola, per rivolgermi agli altri due cassoni. L’uomo, allora, ha incominciato ad incuriosirsi e, levatosi dalla sdraio, mi ha anticipato per scegliere lui il melone. “Prenda questo ch’è buono!”. Io, visionato il melone con aria distratta, mi sono girato ad afferrarne un altro, che ho subito liquidato col solito colpetto, ormai intenzionato a partire. Ma lui non poteva lasciarmi partire, subendo uno smacco che nessuno gli aveva mai inferto. Afferrò un altro melone. “Questo, è uno zucchero!”, però io lo rimisi nel cassone con un sorriso. Allora, punto nell’orgoglio, salì sul camion. Cercò sul fondo il melone vincente e riapparve fuori. “Questo glielo garantisco”, mi disse con la bava alla bocca; ma io, abbassati gli occhi, lo liquidai con un grazie.
Solo allora, sfinito, il venditore si ricordò di quello che gli aveva predetto la nonna, avviandolo alla vendita dei meloni. “Un giorno tu conoscerai un vero melonaro, capace di sapere con un semplice sguardo e qualche buon tocco la qualità dei meloni”.
Perciò, mentre io stavo infilandomi nell’auto per andar via, egli mi urlò dietro: “Ma tu chi sei, il melonaro?”.